Paul HermannPaul Hermann (1646-1695) nacque a Halle. Il padre era organista della chiesa di St. Ulrich e lo indirizzò allo studio della teologia. Dopo aver iniziato gli studi a Wittenberg, il giovane Hermann decise di passare alla medicina e, dopo un breve soggiorno a Jena, frequentò i corsi a Lipsia. Passò quindi in Italia, dove fu allievo di Trionfetti a Roma e si laureò a Padova nel 1670. Per approfondire la conoscenza della botanica, si iscrisse all'università di Leida, dove fu notato sia dal suo professore, Arnold Seyen, sia dal ricco collezionista e influente uomo politico Hieronymus van Beverningh. Su loro raccomandazione, fu assunto come ufficiale medico dalla VOC e inviato a Ceylon.
Hermann visse a Ceyelon dal 1672 alla fine del 1679 o all'inizio del 1680; oltre a fondare e dirigere un ospedale a Colombo, la principale sede della Compagnia, fece estese raccolte della flora singalese, di cui registrò anche i nomi locali, le caratteristiche morfologiche e le proprietà mediche, mettendo insieme diversi libri di erbario e alcune centinaia di disegni botanici. Inoltre, durante i viaggi di andata e di ritorno, approfittò dello scalo al Capo di Buona Speranza per raccogliere varie centinaia di piante sudafricane. Tanto da Ceylon, quando dal Sudafrica inviò inoltre semi, bulbi e tuberi agli orti botanici di Leida e Amsterdam e a diversi collezionisti privati. Nel 1678, venuto a mancare Seyen, i rettori dell'Università di Leida decisero di nominarlo suo successore alla cattedra di botanica e alla guida dell'Hortus academicus. Hermann assunse l'incarico nella seconda metà del 1680, al suo rientro da Ceylon. A questi due incarichi nel 1686 aggiunse l'insegnamento di medicina pratica. Tra il 1691 e il 1692 fu anche rettore. Come insegnante fu il primo in Olanda a interessarsi di sistematica, creando un proprio sistema basato sulla fruttificazione. Si impegnò attivamente a fare dell'Orto di Leida uno dei migliori al mondo, oltre che con le sue introduzioni dirette dal Sud Africa e da Ceylon, sfruttando i suoi contatti con la VOC, i collezionisti olandesi e altri botanici per arricchire costantemente le collezioni, con una particolare attenzione alla flora tropicale; durante la sua gestione, il numero di specie coltivate nel giardino raddoppiò. Nel 1786, nel corso di una visita a Parigi (dove si era recato per incontrare Tournefort) conobbe William Sherard, che lo seguì a Leida e divenne suo allievo. Fu lui, dopo la morte precoce di Hermann, avvenuta nel 1695 forse in seguito a una polmonite, a curare la pubblicazione della sua opera principale, Paradisus batavus, una rassegna delle piante di nuova introduzione nei giardini olandesi (prima edizione 1698). Più tardi pubblicò le note di campo prese da Hermann a Ceylon sotto il titolo Musaeum zeylanicum (1717). Più importanti per la conoscenza della flora singalese i suoi erbari che furono utilizzati da Burman per Thesaurus zeylanicus e da Linneo per Flora zeyalanica. Poiché Linneo se ne servì anche per le piante singalesi descritte in Species Plantarum, l'erbario di Hermann ha grande importanza storica per contenere gli esemplari tipo di diverse specie linneane. |
Fonti
P. Smit, P., Paul Hermann (1646-1695). Ein Vertreter der niederländischen Botanik des 17 Jahrhunderts, «Wissenschaftliche Beiträge Martin-Luther Universität», 1969, 2, pp. 69-88.
S. Veldman, S., Prins der botanici: De reizen, verzamelingen en studies van Paul Hermann, in Bloeiende kennis: groene ontdekkingen in de Gouden Eeuw, a cura di E. van Gelder, Uitgeverij Verloren, Hilversum, 2012, pp. 148-157.
P. Smit, P., Paul Hermann (1646-1695). Ein Vertreter der niederländischen Botanik des 17 Jahrhunderts, «Wissenschaftliche Beiträge Martin-Luther Universität», 1969, 2, pp. 69-88.
S. Veldman, S., Prins der botanici: De reizen, verzamelingen en studies van Paul Hermann, in Bloeiende kennis: groene ontdekkingen in de Gouden Eeuw, a cura di E. van Gelder, Uitgeverij Verloren, Hilversum, 2012, pp. 148-157.