Diana Wentworth BeaumontDiana Wentworth Beaumont (1765-1831) era la maggiore delle figlie illegittime del baronetto Thomas Wentworth, un nobiluomo eccentrico e libertino che rifiutò sempre di sposarsi. Non conosciamo con certezza il nome della madre. Benché mai legittimata, Diana ricevette una buona educazione; nel 1786 sposò Thomas Richard Beaumont, un proprietario terriero di modesta fortuna. Nel 1792 ereditò le tenute dei Wentworth e le miniere di carbone e piombo che il padre aveva a sua volta ereditato dalla propria famiglia materna, i Blackwell. La coppia, che generò sei tra figli e figli, da allora si divise tra Bretton Hall, Hexham Abbey e altre proprietà, trascorrendo la stagione mondana a Londra, ovunque mantenendo un elevatissimo tenore di vita. Forse perché il marito, colonnello di un reggimento di cavalleria (e dal 1795 anche membro della camera dei comuni), era spesso assente, fu Diana ad amministrare gli affari di famiglia, rivelandosi così abile da raddoppiare il patrimonio. Nella loro corrispondenza e memorie i vicini Spencer-Stanhope ne hanno lasciato un ritratto malevolo, che la dipinge come una donna volgare, esibizionista e dominatrice.
Anche se alcuni aspetti della sua personalità sono confermati da altre testimonianze, sono invece parzialmente smentiti dalla sua corrispondenza d'affari e da quanto hanno scritto di lei coloro che la conobbero come appassionata di giardini. Cultrice di orticoltura, botanica e scienze naturali, Diana Beaumont per tutta la vita continuò ad abbellire i giardini di Bretton Hall che già il padre aveva trasformato in stile paesaggistico. Era un'appassionata collezionista e possedeva numerose serre cui fece aggiungere una "casa delle camelie" e, negli ultimi anni della sua vita, una serra tropicale a cupola, la maggiore per dimensioni dell'epoca. Queste strutture era destinate ad ospitare principamente le piante che Mrs Beaumont riceveva da Nataniel Wallich, con il quale cominciò a corrispondere nel 1815. In cambio, spediva regolarmente semi delle piante dei suoi guardini all'orto botanico di Calcutta. La grande serra fu venduta all'asta e smantellata dopo la sua morte avvenuta nel 1831, mentre la casa delle camelie, recentemente restaurata è tuttora in funzione. |
Fonti
Diana Beaumont, https://engole.info/diana-beaumont/
K. Lynch, 'Happily situated, in an elegant style’: two generations of landscape development at Bretton c.1760–1830, "Garden History"
Vol. 41, No. 1 (Summer 2013), pp. 75-95
P. Peirone, La Beaumontia, una dominatrice come la Lady che per prima la coltivò, "La Stampa", 18 febbraio 2016
M. Powell, Diana Beaumont c.1765-1831, https://www.dukesfield.org.uk/diana-beaumont-c-1765-1831/
J. Woudstra, The influence on Robert Marnock on Bretton Hall, 1825–1834, "Garden History", Vol. 41, No. 1 (Summer 2013), pp. 96-115
Diana Beaumont, https://engole.info/diana-beaumont/
K. Lynch, 'Happily situated, in an elegant style’: two generations of landscape development at Bretton c.1760–1830, "Garden History"
Vol. 41, No. 1 (Summer 2013), pp. 75-95
P. Peirone, La Beaumontia, una dominatrice come la Lady che per prima la coltivò, "La Stampa", 18 febbraio 2016
M. Powell, Diana Beaumont c.1765-1831, https://www.dukesfield.org.uk/diana-beaumont-c-1765-1831/
J. Woudstra, The influence on Robert Marnock on Bretton Hall, 1825–1834, "Garden History", Vol. 41, No. 1 (Summer 2013), pp. 96-115